Arrangiatevi, 1959

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" John Rambo "
view post Posted on 5/6/2012, 21:29




La famiglia Armentano vive da più di dieci anni in una scomodissima coabitazione con una famiglia di profughi slavi, Peppino Armentano, il padre fa il callista e non riesce mai a racimolare la somma necessaria per procurare ai suoi una casa nuova. L'unica possibilità sarebbe lasciare che la figlia Maria Berta si fidanzi con un fantino che è disposto ad aiutarli, se non altro per amore della rispettabilità della futura moglie. Ma Peppino non ha simpatia per lui, e soprattutto è troppo orgoglioso per accettare. Un giorno la situazione diventa insostenibile: gli slavi annunciano la nascita del settimo figlio e il vecchio nonno Illuminato Armentano, sfida a un esercizio difficile il nonno slàvo (non senza avergli prima allentato il cinto erniario) per mandarlo all'ospedale e ridurre i profughi in condizioni di non poter pagare l'affitto. All'ospedale, però, ci finisce anche lui, e mentre i profughi non pagano nessun conto medico, gli Armentano sono ridotti a zero. Peppino si rassegna ad accettare l'offerta del fantino. Ma quando ha nelle mani i soldi è tale l'umiliazione che si lascia incantare da un trafficone e li perde tutti, scommettendo su una " fumata" delle elezioni del Papa. Atterrito al pensiero della reazione della moglie e dei figli, il callista fa quello che forse negli ultimi sei mesi è venuto in mente a molti poveracci : affitta, per una cifra irrisoria, una ex casa chiusa. La famiglia trasloca, ignara e felice. Ma è una felicità di breve durata. La verità, scoppia, e Peppino non sa far di meglio che scappare, mentre la moglie si scioglie in lacrime e in recriminazioni : per lei è stata la più grossa illusione e quindi la più grossa delusione in tanti anni. Anche il destino dei figli sembra essere minacciato dal ridicolo, dalle complicazioni e dagli equivoci che nascono dalla "casa nuova": Nicola, il figlio bersagliere, è vittima degli scherzi crudeli dei compagni, Bianca, la figlia minore, viene scambiata per una "ragazza squillo", Maria Berta perde il fidanzato. Mamma Armentano, disperata, vuole andare a fare la donna di servizio, pur di abbandonare quel luogo malfamato. Nulla serve a smontarla, nemmeno la "benedizione della casa" organizzata segretamente dal quarto fìglio, il seminarista Salvatore, arrivato il giorno del trasloco e rimasto fortunatamente nella più perfetta innocenza fino alla partenza. Il povero Peppino si sente crollare la casa sulle spalle. Tutti sono disperati, per colpa sua. Tutti l'accusano, tranne nonno Illuminato che anzi, si trova benissimo fra le mura che sono state teatro di tante, lontanissime, dolci battaglie. E alla fìne, effettivamente, la casa nuova porta fortuna a tutti quanti: Maria Berta e Bianca trovano ognuna un vero innamorato, Nicola diventa un uomo. E mamma Armentano, da coraggiosa chioccia, riprende in mano le redini della famiglia e si dispone a combattere ogni nuovo equivoco, ogni nuova malignità che voglia distruggere la pace riconquistata. La rispettabilità di una casa, tutto sommato, non è nei muri, ma nella gente che vi abita. Cambiati gli inquilini, cambiata casa.

Critica e curiosità


Il film trae spunto dalla chiusura delle case chiuse avvenuta l'anno precedente a causa delle legge Merlin , viene girato in una autentica ex casa chiusa in via Fontanelle Borghese suscitando le rimostranze di alcuni deputati . Il ruolo di Totò è secondario ma formidabili sono i duetti con Peppino , l'amico e collega ritrovato . Al film partecipa anche Luigi De Filippo nel ruolo di un soldato doppiato con accento ligure .
Scriveva Pietro Bianchi : " E' un film d'argomento grasso che soltanto l'abile regia dell'intelligente Bolognini riesce a non far scivolare quasi mai nel cattivo gusto .[..] Gli attori sono bravissimi . [..] Totò un nonno da Oscar [..] " .
E Morando Morandini : " [..] Arrangiatevi! rischia di diventare la più divertente e importante commedia che il cinema italiano ci abbia dato negli ultimi anni . [..] C'è un Totò in gran forma , all'altezza dei suoi giorni migliori [..] " .


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si ringrazia www.antoniodecurtis.com
 
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